Serbia e Turchia aumentano le alleanze in campo economico

Il presidente Vucic da ieri sera è a Istanbul, in autunno ci sarà la visita di Erdogan a Belgrado

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Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha in programma un visita ufficiale in Serbia questo autunno, allo scopo di rafforzare le relazioni economiche bilaterali.

Lo ha annunciato ieri l’ambasciatore serbo ad Ankara, Danilo Vucetic.

In un’intervista all’agenzia turca “Anadolu”, Vucetic ha dichiarato che l’obiettivo della visita di Erdogan “è quello di valutare le opportunità di cooperazione economica” tra Serbia e Turchia, e a tale proposito una nutrita delegazione imprenditoriale accompagnerà il capo dello Stato nella visita.

Secondo quanto spiegato dall’ambasciatore serbo in Turchia, il presidente della Serbia Aleksandar Vucic è a Istanbul per partecipare al 22mo World Petroleum Congress.

Questa è una “prova della volontà di entrambe le parti di rafforzare i legami economici bilaterali”.

Secondo l’ambasciatore serbo, Ankara e Belgrado puntano ad portare il valore dell’interscambio commerciale dall’attuale cifra di 850 milioni di dollari a passare nel prossimo anno ad 1 miliardo di dollari, .

L’altro obiettivo è quello del rafforzamento degli investimenti turchi in Serbia; quello dell’istituto di credito turco Halkbank è attualmente il maggiore investimento di Ankara in Serbia.

“Riteniamo che adesso ci sia maggiore spazio per gli investimenti da parte turca in Serbia”, ha concluso Vucetic.

Secondo quanto scritto in settimana dalla stampa di Belgrado, il prossimo 11 luglio il presidente serbo Vucic incontrerà a Istanbul il capo di Stato turco Erdogan.

La notizia è stata riportata dal quotidiano di Belgrado “Blic”, che cita una nota ricevuta dal gabinetto del presidente serbo, secondo la quale Vucic mancherà invece alla commemorazione del massacro di Srebrenica (che ricorre proprio l’11 luglio).

Vucic aveva già lasciato intendere di non essere sicuro di poter partecipare alla commemorazione nella località della Bosnia orientale ma che certamente avrebbe “pagato il suo tributo” il giorno della ricorrenza.