Posts Tagged delocalizzazione produttiva


Finanziamenti per sviluppo e investimenti all’estero dei tuoi progetti

Finalmente il tempo in cui cercavi assiduamente un investimento ai tuoi progetti è finito! Da oggi se hai un brevetto nel cassetto e il business plan e ti frustra il fatto che le banche ti dicono di no per sviluppare il tuo investimento, devi sapere che con Imperia trading company doo società partner dello studio puoi ottenere i fondi che cerchi ed essere accompagnato all’estero senza problemi in area protetta. Molte aziende e imprenditori oggi desiderano delocallizzare la propria attività produttiva per tenere invita il ramo della loro azienda ma a molti mancano i fondi per farlo. Lo stato italiano purtroppo non aiuta per niente questi imprenditori, le banche neanche, anzi molto spesso accade che il sistema creditizio in Italia sia instabile e poco sicuro vedi lo scandalo del fallimento di banca Etruria e delle altre tre banche e oggi lo scandalo gravissimo della Carige che già nel 2018 si sapeva a rischio. Dobbiamo ricordare poi, che non è una novità il trattamento riservato il più delle volte dalla agenzia delle entrate verso gli imprenditori che lavorano e contribuiscono, la maggioranza delle volte infatti, l’imprenditore viene trattato dall’agenzia come un delinquente che si ostina a voler salvare le sua azienda costruita in anni di lavoro e sacrifici. Cosa può fare oggi un imprenditore che vuole salvare rami produttivi della sua azienda, se non può avere soldi dalle banche, e viene continuamente osteggiato dallo stato? L’imprenditore può delocalizzare alcuni rami d’azienda accompagnato da Imperia trading company doo, società partner dello studio di consulenza in Serbia. Devi sapere che Imperial Trading Company doo ti può accompagnare nella procedura di finanziamento (in parte a fondo perduto) di progetti alla tua compagnia da parte di banche private, o alla tua impresa e organizzazione per significativi progetti da svilupparsi rigorosamente all’estero, senza passare attraverso aiuti di stato.

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Camozzi investe in Serbia come Fiat

Il Gruppo Camozzi si prende La zona franca di Sabac e gli incentivi fiscali La società italiana “Camozzi” ha acquistato 7.000 metri quadrati nella zona franca della città di Sabac, a Sud-Ovest di Belgrado. Sabac, ha un area adibita a «zona franca» nel Nord Ovest della Serbia a poche decine di chilometri da Belgrado. Il Gruppo Camozzi ha fatto una manovra simile a quella messa in campo qualche anno prima dalla società Fiat (FAS) che si trasferì a Kragujevac nella zona franca per pagare meno tasse e accedere agli incentivi fiscali. In questa cittadina dei Balcani (poco più di 122mila abitanti) che si stanno concentrando i recenti investimenti del gruppo Camozzi. Le ragioni sono molteplici: l’area industriale possiede moderne infrastrutture; offre agli stranieri che investono agevolazioni fiscali e procedure amministrative semplificate; in quest’area si stanno insediando multinazionali tedesche e giapponesi. La “Camozzi” è leader nella produzione di componenti per l’automazione pneumatica, con una tradizione di oltre 50 anni e con uffici di rappresentanza in oltre 70 paesi in tutto il mondo, dove impiega più di 2.300 lavoratori.

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La delocalizzazione delle imprese italiane

Quante aziende Italiane hanno delocalizzato in Serbia? Moltissime aziende grandi e piccole a causa della crisi e delle tasse e dei costi di gestione esistenti in Italia sono andate a fare fortuna e hanno delocalizzato le loro produzioni in Serbia. Qui noi ve ne elencheremo alcune perchè la mappa è molto più ampia Da Fiat a Benetton, passando per Geox e Magneti Marelli. Ecco una mappa approssimativa delle attività spostate all’estero da alcuni grandi gruppi italiani ed esteri  

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Geox delocalizza nella zona franca di Vranje in serbia

31 gennaio 2016 Geox apre anche nella zona Franca di Vranje in Serbia Il colosso della Calzatura trevigiano Geox ha deciso di delocalizzare e allargare la propria produzione anche nel comune di Vranje in Serbia La news è che presto in Serbia nella zona Franca di Vranje si apriranno nuovi stabilimenti di produzione. Gia il 4 settembre del 2014 il sindaco di Vranje, Zoran Antic e un rappresentante della famosa azienda italiana Geox avevano sottoscritto la consegna delle opere realizzate per la costruzione dell’insediamento produttivo. L’opera di livellamento del terreno per permise l’inizio e la costruzione degli stabilimenti nella Free Zone/zona franca, aveva interessato una area di 50.000m² su di una superficie complessiva di ben 60.571m². Ricordiamo che all’epoca la città di Vranje e il gruppo Geox, con quell’atto hanno concluso uno dei passi più importanti per questa delocalizzazione. Grazie a quella firma si è potuto procedere e andare avanti nell’accordo quadro del progetto di delocalizzazione e insediamento stipulati con la Repubblica di Serbia. L’accordo prevede diritti e doveri in materia di investimenti, inclusa la costruzione di un impianto di produzione a Vranje da parte della Geox. La città di Vranje e Geox nell’agosto del 2012 avevano concluso il contratto di alienazione del terreno edificabile di proprietà pubblica senza indennizzo. Il piano previsto nell’accordo sottoscritto con il Governo e il comune di Vranje è quello di assumere 1.250 lavoratori. 

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