Tra i vari paesi balcanici vi sono grosse differenze per quanto riguarda il costo del lavoro.
La Slovenia ha manodopera che costa 700 euro lordi (contro un minimo di 2.500 dell’operaio italiano che prende 1.100 euro netti il mese).
La Croazia più o meno ha lo stesso costo, la Bosnia sta a 400 euro il mese come la Serbia ma la specializzazione delle maestranze nella Repubblica di Serbia è la più alta dei Balcani parimenti al salario percepito.
Quindi la qualità rapportata al costo del lavoro in Serbia è la migliore in assoluto, per questo aziende come Benetton, Fiat , Swarovsky e moltissime altre hanno deciso di apire in Serbia.
Con queste cifre, a parità di fatturato a fine anno, un’impresa con 20 dipendenti che opera in Serbia ha un miglioramento del MARGINE OPERATIVO di almeno 400.000 euro rispetto l’Italia.
Inoltre il paese ha una normativa per gli investimenti stranieri che da grossi vantaggi legati alla posizione geografica strategica, alla possibilità di esportare senza dazi doganali in diversi paesi:
- Sud-Est europeo,
- Turchia,
- USA,
- Kazakistan
- Federazione Russa
Essere presenti con la tua azienda in Serbia ti dà un vantaggio strategico e ti permette di coprire un mercato che supera gli 800 milioni di abitanti, di godere di un aliquota delle’imposte sull’utile pari 15% e inoltre puoi avere disponibilità di manodopera qualificata e un basso costo del lavoro.
La Serbia inoltre offre altresì numerosi incentivi finanziari agli investitori
Nel secondo trimestre del 2014 sono approvati tre regolamenti con l’obiettivo di attrarre investimenti:
1) Emendamenti alla legge sul reddito delle persone fisiche che prevede alcuni stimoli per i datori di lavoro per la crea zione di nuovi posti di lavoro tramite la restituzione di una parte della tassa pagata sugli utili
Modifiche all’articolo 21 v della Legge sul reddito delle persone fisiche prevede che il datore di lavoro abbia diritto al rimborso dell’imposta sul reddito versata, come segue:
- 65%, avendo creato da 1 a 9 posti di lavoro;
- 70%, avendo creato da 10 a 99 posti di lavoro;
- 75%, avendo creato più di 100 posti di lavoro
Tale misura fiscale è stata applicata per assunzioni a partire dal 31 03 2014
È, inoltre, previsto che il rimborso avvenga entro 15 giorni dalla richiesta all’autorità fiscale
È stato sospeso, invece, l’articolo 21d della stessa legge, che prevedeva detrazioni fiscali per assunzioni di lavoratori con più di 45 anni
Questi cambiamenti sono entrati in vigore il 1 luglio 2014
2) Modifica alla legge sulla previdenza sociale obbligatoria con la quale si prevede, come misura di stimolo, un rimborso di parte della quota versata per l’assicurazione sociale obbligatoria versata, entro il 30 giugno 2016
Le modifiche all’articolo 45 di tale legge, prevede che il datore di lavoro abbia il diritto di recuperare i contributi pagati, come segue:
- 65%, avendo creato da 1 a 9 posti di lavoro
- 70%, avendo creato da 10 a 99 posti di lavoro
- 75%, avendo creato più di 100 posti di lavoro
Tale misura fiscale è stata applicata per assunzioni a partire dal 31 03 2014
È, inoltre, previsto che il rimborso avvenga entro 15 giorni dalla richiesta all’autorità fiscale
È stato sospeso, invece, l’articolo 45a della stessa legge, che prevedeva detrazioni fiscali per assunzioni di lavoratori con
meno di 30 anni a partire dal 01 07 2014
Altra novità contenuta nella norma è la modifica dei tassi in base ai quali si calcolano e versano i contributi:
- dal 24% al 26% per la pensione obbligatoria e l’assicurazione di invalidità
- dal 12,3% al 10,3% per l’assicurazione sanitaria obbligatoria
3) Regolamento su condizioni e modalità di attrazione di investimenti diretti esteri (Gazzetta Ufficiale della RS, n 55/2014), che determina le condizioni per l’assegnazione dei fondi da parte dell’Agenzia per gli investimenti esteri ed Export Promotion (SIEPA), con il quale il Governo procede con la riattivazione dell’agenzia, attraverso la quale è riuscito a gestire la politica di investimento
La quantità di fondi che può essere allocata su questa base è determinata in relazione ai costi di investimento ammissibili o spese di salari lordi per i nuovi posti di lavoro nel biennio dopo la realizzazione dell’investimento
Il Regolamento fissa un tetto massimo di incentivi per i costi di investimento ammissibili come segue:
- 50% per costi giustificati di investimento fino a mln/euro 50, e può aumentare di un ulteriore 20% per le piccoleimprese, e del 10% per le imprese medie;
- 25% per costi giustificati di investimenti da mln/euro 50 a 100
- 17% per costi giustificati di investimenti superiori a mln/ euro 100
Sussidi per investimenti diretti possono essere erogati per:
- progetti di investimento nel settore produttivo ove i costi dell’investimento superano euro 250.000 e che produrranno almeno 30 nuovi posti di lavoro, nelle municipalità della quarta categoria di sviluppo, incluse le aree devastate;
- progetti di investimento nel settore produttivo ove i costi dell’investimento superano euro 500.000 e che produrranno almeno 40 nuovi posti di lavoro, nelle municipalità della terza categoria di sviluppo;
- progetti di investimento nel settore produttivo ove i costi dell’investimento superano mln/euro 1 e che produrranno almeno 50 nuovi posti di lavoro, nelle municipalità
Nel frattempo il panorama della legislazione nella Repubblica di Serbia è cambiato in alcuni punti .
La Siepa che fino a ieri si occupava di dare sovvenzioni di stato è stata chiusa e inglobata in un altra agenzia.
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