Quando si parla di residenza all’estero sorgono subito un sacco di interrogativi.
- Se sono residente all’estero devo pagare le tasse in Italia?
- Ho una società all’estero pago le tasse dove sono o in Italia?
- Sono residente da diversi anni all’estero devo iscrivermi all’A.I.R.E. ?
Queste e altre domane sulla residenza all’estero moltissimi Italiani che sono andati via per lavoro all’estero si fanno giornalmente. In questo articolo risponderemo ad alcune in quanto il campo di intervento è molto grande e per alcune domande serve una consulenza specifica su misura caso per caso.
Quando si parla di lavoro e di tasse è importante iniziare a chiarire che tutto dipende dalla tua RESIDENZA, o meglio dalla tua RESIDENZA FISCALE.
Quindi, procediamo con ordine
- Dove hai la tua residenza?
- Hai la residenza in Italia?
In questo caso devi pagare le tasse in Italia, oppure in alcuni casi devi pagarle in entrambi i Paesi come in Serbia, cioè, una parte all’estero e la differenza in Italia, oppure solo in uno dei due ma la prevalenza sarà dove sei residente fiscalmente.
Hai la residenza all’estero? Prima di dire che non devi pagare le tasse in Italia, vanno chiarite alcune altre cose.
In Italia vige il principio che le tasse si pagano dove tu hai la tua residenza, quindi se hai la residenza in Italia le pagherai in Italia. Se hai la residenza all’estero le pagherai in Italia se non sei iscritto A.I.R.E.
Se non sai cosa sia l’AIRE e vuoi approfondire l’argomento ti do qualche spunto.
L’AIRE è l’anagrafe dei cittadini italiani residenti all’estero.
Se sei iscritto all’anagrafe degli italiani residenti all’estero può darti molti vantaggi, oltre al fatto che è un obbligo da tenere d’occhio per evitare problemi e complicarsi la vita.
Quindi, se vuoi qualche spunto rapido, ecco qualche nota veloce:
Tutti i cittadini italiani che risiedono all’estero per un periodo superiore ad un anno, hanno l’obbligo di iscriversi all’A.I.R.E.
Quindi, se pensi di stare all’estero per più di dodici mesi, o se già ci vivi da più di un anno, devi dichiarare il tuo trasferimento e procedere con l’iscrizione.
Come puoi fare l’iscrizione?
Lo puoi fare andando direttamente al Consolato Italiano all’estero.
Prima di andarci però ti conviene scaricare il modello che trovi online sul sito della Farnesina o lo puoi chiedere al consolato nel paese dove ti trovi. Compilalo in ogni sua parte e poi riconsegnalo al consolato.
Recati al Consolato fornito già di tutta la documentazione da allegare al modello. Ricordati di portare con te un documento (carta di identità o passaporto) e potrai consegnare il modulo per l’iscrizione.
Successivamente sarà lo stesso Consolato ad inviare il tutto al Comune di residenza da cui provieni.
In alternativa, puoi anche andare al Comune italiano dove risiedi e presentare la dichiarazione di trasferimento.
Se non ti stai trasferendo da solo, ma ti segue tutta la famiglia, dovrai richiedere il trasferimento per tutti. Non serve che andiate insieme in Comune. Può andarci una persona per tutti, ma l’importante è che abbia anche i documenti di identità degli altri.
Attenzione…
Perché se presenti la richiesta al Comune, sappi che entro 90 giorni dall’arrivo all’estero dovrai comunque recarti presso il Consolato e fare la dichiarazione di espatrio.
Una volta che hai ottenuto la tua iscrizione all’A.I.R.E, verrai cancellato dall’anagrafe del Comune italiano da cui provieni (A.P.R) e iscritto nell’elenco dell’anagrafe dei residenti all’estero.
Non hai l’obbligo di iscriverti all’A.I.R.E se invece resti all’estero per un periodo inferiore ai 12 mesi.
L’iscrizione all’A.I.R.E. è Gratuita
Ma perché dovresti iscriverti all’A.I.R.E.?
Perché registrare la propria residenza all’estero è il primo passo che dovresti fare se vuoi lavorare in modo permanente in un altro paese e pagare le tasse all’estero.
Finché la tua residenza sarà in Italia, pagherai le tasse in Italia, o anche in Italia.
In caso hai ottenuto la tua iscrizione all’A.I.R.E. questo significa solo che tu non risiedi in Italia, non che non devi pagare le tasse in Italia!
Quindi dov’è la tua residenza fiscale?
E’ importante che facciamo una distinzione: residenza e residenza fiscale sono due cose diverse
Certo, la residenza all’estero è senza dubbio il primo passo da compiere, ma puoi considerarti fiscalmente residente all’estero (e dunque dovrai pagare le tasse all’estero) solo se per la maggior parte del periodo di imposta, ossia per almeno 183 giorni nell’arco di un anno (o 184 per gli anni bisestili) tu risulti:
- Non iscritto nell’anagrafe di un comune italiano
- Non hai il domicilio in un comune italiano
- Non hai la residenza in un comune italiano
Infatti cos’è la residenza fiscale: è la residenza, il luogo (il Paese) in cui si trovano la sede principale del tuo lavoro, e la tua abitazione ordinaria.
Un problema che molte persone si sono trovate ad affrontare è stato quello di dover dimostrare che la loro residenza all’estero non era “fittizia”.
Troppo facile pensare che siccome hai cambiato residenza, nessuno verrà a chiederti l’IMU per la tua casa in Italia!
Per questo motivo, quando è il momento di pagare le tasse, e pensi di doverle pagare solo all’estero, è importante ricordarti delle eventuali proprietà che possiedi in Italia e inoltre poter dimostrare che la tua residenza fiscale all’estero non è “fittizia”, cioè che non è apparente ma reale.
Come si fa a dimostrare? Cosa può essere richiesto? Dovrai dimostrare attraverso PROVE DOCUMENTALI.
Se i tuoi figli sono iscritti ad una scuola nel Paese estero in cui vivi, nessuno potrà mai pensare che la tua residenza all’estero sia fittizia o sia solo un modo per pagare le tasse in un Paese dove la tassazione è inferiore che in Italia!
Al contrario invece, se tu lavori all’estero ma tutta la tua famiglia vive e lavora in Italia, hai una macchina che circola regolarmente, oppure se hai dei beni tipo case o altre proprietà in Italia, sei iscritto in palestra magari, è difficile dimostrare che la tua vita principale sia altrove… anche se lo fosse realmente…
Se invece hai la residenza all’estero, un contratto di lavoro con una ditta estera o una Partita IVA estera, un conto corrente estero su cui ti versano lo stipendio, allora non devi pagare le tasse in Italia, o meglio, dovrai pagare in Italia sono le tasse relative ai redditi prodotti in territorio nazionale.
Una cosa infatti da controllare e verificare è la cosiddetta DOPPIA TASSAZIONE o DOPPIA IMPOSIZIONE FISCALE. Ora ti spiego cosa vuol dire, anche se solo il termine “doppia tassazione” può spaventarti.
In realtà va tutto bene. La doppia tassazione si riferisce ai redditi che vengono tassati sia in Italia che all’estero.
Ma attenzione! Non devi pagare le tasse due volte. Le devi solo pagare per una parte in un Paese, ed il rimanente nell’altro Paese. Questo caso si verifica spesso e per questa ragione tra molti Paesi ci sono le convenzioni che sciolgono il nodo della doppia tassazione e chiariscono la questione.
Ovviamente questo cambia a seconda del Paese estero, perché le convenzioni fiscali esistenti tra l’Italia e gli altri Stati non sono tutte uguali.
Tranquillo però, perché è una cosa nota ad ogni buon commercialista.
Ricapitolando dunque, e sintetizzando il più possibile, il principio generale su cui si basa la legge sulla residenza fiscale all’estero è il seguente:
Si pagano le tasse nel Paese in cui risiedi e lavori in modo prevalente, quindi anche se vivi all’estero, ma lavori per una ditta italiana o hai una società o svolgi lavoro autonomo in Italia, devi pagare le tasse in Italia.
Per la doppia tassazione o imposizione fiscale puoi invece fare la dichiarazione dei redditi nello stato estero di residenza, dichiarando le tasse pagate in Italia e pagando eventuali differenze
Altrimenti in Italia devi pagare solo le tasse per i redditi prodotti in Italia, e i beni che possiedi in Italia.
Spero che tu abbia capito come funziona la residenza all’estero e dove bisogna pagare le tasse.
Un utile capitolo sulla residenza e la tassazione e le doppie imposizioni fiscali e come evitarle lo puoi trovare in questa interessante pagina dell’agenzia delle entrate del Fisco Italiano.
Se hai delle domande o ti interessa una consulenza su misura per te nel caso in cui decidessi di investire o fare la residenza all’estero compila il form che trovi quì sotto.