Quante aziende Italiane hanno delocalizzato in Serbia?
FIAT: stabilimento aperto a Kragujevac, Serbia
Magneti Marelli: Apre uno stabilimento produttivo in Serbia
GEOX: Apre nuovi stabilimenti e delocalizza la produzione in Serbia Brasile, Cina e Vietnam.
OMSA: Delocalizza lo stabilimento produttivo in Serbia
BENETTON: Apre e delocalizza la produzione in Serbia e chiude in Croazia.
CALZEDONIA: Apre stabilimenti in Serbia.
La delocalizzazione imprese italiane diviene un processo naturale quando le aziende che vivono in Italia si trovano ad avere una burocrazia sempre più complicata e invece in Serbia, possono accedere a incentivi fiscali, avere contributi e pagare il 15% di tasse sugli utili, possono avere maestranze professionalmente qualificate e disponibili a lavorare senza creare tanti problemi.
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Delocalizzazione | La delocalizzazione in economia rappresenta l’organizzazione della produzione dislocata in regioni o stati diversi.Il mercato globale, oltre a consentire l’acquisto di merci in luoghi diversi da quelli usuali, ragionando sul mercato delle offerte a livello planetario e non più nazionale o regionale, ha consentito di pensare che alcune funzioni produttive possano essere totalmente delocalizzate in luoghi ritenuti più adatti. |
Zona franca | Un porto franco, zona franca, o anche zona economica libera è un territorio delimitato di un paese dove si gode di alcuni benefici tributari, come il non pagare dazi di importazione di merci o l’assenza di imposte.L’analogia del nome zona franca, utilizzata peraltro anche per definire la zona extradoganale, con porto franco deriva da alcuni porti liberi conosciuti da moltissimo tempo: i porti liberi da dazi doganali o con regolamentazione dei tassi favorevoli; ad esempio, il porto franco di Trieste.Spesso i porti franchi fanno parte delle zone economiche libere.In passato molti porti italiani godettero di franchigie doganali sulle merci transitanti per favorirne lo sviluppo economico della città portuale.
Con l’Unità italiana, una legge di stato abolì i porti franchi nel 1868, per eliminare le sperequazioni tra i cittadini italiani abitanti nelle città franche e quelli residenti fuori di esse. In Italia tra i principali porti franchi si ricordano quelli di: Genova, Livorno, Civitavecchia, Messina, Trieste. |